Vogliamo un’Italia a misura di bici
Terra Nuova e Fiab insieme per una rete ciclabile nazionale che consentirà di percorrere in bicicletta 18mila chilometri. E’ il progetto Bicitalia che, con la nostra campagna di giugno, chiediamo al governo di finanziare. Scrivi anche tu ai ministri.
Per ora è stata realizzata la mappatura, un grande sforzo che ha consentito di costruire una carta organica di tutti i percorsi che, se sistemati, realizzati e messi in collegamento in modo adeguato, potranno costituire una rete ciclabile nazionale come quelle che già esistono in tante nazioni europee.
E’ il progetto Bicitalia, promosso da Fiab e sostenuto da Terra Nuova che ha voluto concentrare sulla realizzazione di quest’opera la campagna di mobilitazione di giugno. Si tratta di 18.000 chilometri di strade ciclabili, di cui 10.000 già mappati, 18 itinerari e 50 “ciclovie di qualità”. Terra Nuova invita i lettori a scrivere ai ministri per sollecitarli in proposito, chiedendo che vengano messe in atto tutte le azioni per arrivare alla realizzazione del progetto.In Europa si assiste ad un vero e proprio boom del turismo in bicicletta e della mobilità sostenibile declinata sulle due ruote.
Purtroppo l’Italia resta un fanalino di coda, non può contare su una rete sovraprovinciale e sovraregionale di piste ciclabili e ogni investimento in questo senso stenta a decollare. Eppure, lo sviluppo delle due ruote, in sinergia con altre modalità di trasporto sostenibile, potrebbe essere la ricetta vincente per un cambio di paradigma e una “rivoluzione” pacifica della mobilità.
La sicurezza
La bicicletta è uno strumento vulnerabile e pertanto necessita di livelli di sicurezza tali da consentirne l’utilizzo da parte di chiunque, magari con famiglia, e non solo a chi già coltiva una spiccata passione per questo mezzo di trasporto. I percorsi ciclabili devono avere requisiti di qualità che si possono ritrovare nelle linee guida elaborate da Fiab.
Il progetto
Sul numero di giugno Terra Nuova pubblica il poster a colori con la mappa completa della rete ciclabile nazionale. Il progetto prevede percorsi scelti secondo la migliore qualità escursionistica disponibile nel territorio rurale, fluviale o costiero, ma devono anche “bucare” i centri storici per permettere al ciclista di arrivarci in sicurezza. Gli itinerari devono tenere conto dei limiti territoriali orografici e far conto il più possibile su risorse disponibili per minimizzare costi economici e impatti ambientali.
Gli itinerari
N°1 Ciclopista del Sole® (km 3000). E’ l’itinerario principe che in linea di massima deve collegare tutto il paese isole comprese. E’ parte di EuroVelo 7.
posterBiciIntero
N° 2 Ciclovia del Po (km 1300). Fa riferimento al Po sulle due sponde. E’ parte di EuroVelo 8.
N°3 Ciclovia Francigena (km 2000). Questo itinerario fa riferimento alla via Francigena fino a Roma. Da Roma si propone il raggiungimento di Brindisi. E’ parte di EuroVelo 5.
N° 4 Le Ciclovie dei fiumi del triveneto. (km 1000). Rappresentano un sistema in rete sovraregionale con diversi collegamenti con la realtà austriaca e slovena.
N° 5 Ciclovia Romea (km 800) Il riferimento è legato in parte alle Vie Annia e Popilia che in epoca romana congiungeva Aquileia a Rimini, in parte al corridoio multimodale Tiberino – Adriatico che congiunge il centro Italia con il Nord Est e l’Europa dell’est.
N° 6 Ciclovia Adriatica (km 1300). CollegaRavenna Trieste con Leuca. Litoranea per eccellenza tocca la riviera più ricca di spiagge. E’ parte di EuroVelo 8
N° 7 Ciclovia Romagna – Versilia (km 400). E’ la ciclovia delle spiagge: Rimini collegata con Viareggio
N° 8 Ciclovia Conero Argentario (km 400). Il cuore dell’Italia attraversato in orizzontale. Dal Conero si risale la valle del Potenza, quindi Assisi, Perugia per la Valle Umbra sino al lago Trasimeno, quindi per la valle del Chiani e del Paglia ad Orvieto ed Acquapendente, poi Pitigliano Fiume Albegna, Argentario.
N° 9 Ciclovia Salaria. (km 300). Da Roma a San Benedetto del Tronto.
N° 10 Ciclovia dei Borboni (km 500) Le capitali del Sud collegate da un nastro ciclabile. Da Bari a Ruvo, Castel del Monte quindi Potenza, Avellino, Salerno, Napoli.
N° 11 Ciclovia degli Appennini (km 1750). Percorso lungo la spina dorsale di’Italia. Dal Colle di Cadibona, dove finiscono le Alpi, fino alla punta della Calabria passando per 12 parchi nazionali e 14 parchi regionali. Due varianti si staccano verso Oriente: una fino a Santa Maria di Leuca seguendo il tracciato dell’Acquedotto Pugliese e un’altra fino a Vieste sul Gargano.
N° 12 Ciclovia Pedemontana Alpina. (km 1100) Un grande arco dalla Val Rosandra presso Trieste al Colle di Cadibona, dove comincia.
N° 13 Ciclovia dei Tratturi (km 300). Da Vasto a Gaeta.
N°14 Ciclovia dei Tre Mari (km 400). Da Otranto a Sapri. Adriatico, Ionio e Tirreno a pedali, dalle pianure apulo-lucane ai primi contrafforti del Pollino, fino al mare del golfo di Sapri.
N° 15 Ciclovia Svizzera-mare (km 500). Partendo dalle pertinenze svizzere del lago Maggiore e della val d’Ossola si arriva al mar Ligure occidentale attraverso Novara, Vercelli, Asti risalendo la valle del Tanaro per raggiungere Imperia.
N° 16 Ciclovia Tirrenica (km 750). Collega Verona con il mar Tirreno quindi a Roma per la costa.
N° 17 Ciclovia dell’Adda (km 350).Ciclovia che percorre il corridoio del fiume Adda a partire dal mitico Stelvio per connettersi con la valle dell’Adige.
N° 18 Ciclovia Fano-Grosseto (km 400).E’ l’ultima nata delle ciclovie di Bicitalia sulle orme della via Flaminia e sulle tracce di ex ferrovie.
Anche al Terra Nuova Festival si parlerà di Bicitalia e di mobilità e turismo sostenibili con Fiab: Sabato 7 giugno al parco della Versiliana un appuntamento da non perdere.
*Fonte Terra Nuova* [http://bit.ly/1hisuAY]
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