Vincitori della gara letteraria
Con motivo della 500ª Festa del Santissimo Crocifisso, l’organizzazione, il Comitato per le Feste, ha istituito una Gara Letteraria alla quale hanno partecipato in molti.
Non è stato facile per la giuria, presieduta dalla Prof.ssa Luisa Gorlani, scegliere i vincitori tra le tante opere ricevute, ma alla fine tre sono state quelle premiate, autrici la signora Maria Teresa Serra di Osteria Nuova con un racconto e la signora Giulia Maria Giordani di La Storta con una preghiera per la categoria adulti ed infine l’autore di una poesia, un bambino di Cesano, Edoardo Abballe.
Mohamed (una speranza)
di Maria Teresa Serra
Mohamed è arrivato all’improvviso. Si è fermato davanti a noi, pigramente sdraiate a prendere il sole sulla bianca spiaggia del lido di Lavinio e, “sventolandoci” davanti un piccolo strofinaccio variopinto, ha detto in un italiano quasi perfetto: “Lo volete comprare?”. Noi, un po’ per reazione naturale davanti a questi venditori occasionali, un po’ per abitudine, abbiamo risposto seccamente: “No, non ci serve, non ne abbiamo bisogno”.
Mohamed non ha fatto caso alle nostre parole un po’ dure e scostanti e ci ha sorriso, un sorriso buono, accattivante e sincero: “Costa solo un euro ed è molto bello, ci sono le mucche che ballano!”. Alzo completamente la testa dal mio torpore e guardo incuriosita la “meraviglia” che mi propone. “Ne compro uno” dico convinta. “Se ne prendete sei vi faccio cinque euro tutti!!”.
“Non esageriamo, non ti allargare troppo…” fa la mia amica Raffaella che, attirata dalla conversazione, si alza completamente dalla sua posizione sdraiata e si siede sul lettino da spiaggia per vedere meglio. “Ma guardate come sono belli” fa Mohamed con un sorriso pulito, bellissimo e coinvolgente “ci sono cagnolini, fiocchi rossi, uccelli” e tira fuori dalla sua sacca, come un prestigiatore dal suo cilindro (con la stessa abilità e grazia) altri fazzolettoni colorati, sventolandoli al sole ed al vento marino.
“Penso che ne posso regalare uno a mia sorella” rifletto ad alta voce rivolta alla mia amica, e ne prendo altri due (uno di riserva, non si sa mai…). Mohamed sorride approvando le mie motivazioni e me li porge con garbo, consigliandomi sulla scelta.
Raffaella gli chiede: “Quanti anni hai?”. Risponde che ne ha dodici e poi prosegue, mentre il suo sorriso diventa ancora più luminoso: “Lo sai che questo pomeriggio parto col treno?” e con aria di complicità, come se ci rendesse partecipi di un grande segreto “Vado a Padova da mio fratello più grande”. “Proprio a Padova” chiedo “no vicino, a Piove di Sacco” risponde “è un bel posto” osservo (dicendo una piccola bugia perché non conosco affatto quella località).
A queste mie parole sul suo bel viso pulito e perfetto nei lineamenti appare un’espressione di felicità. “Ma davvero conosci Piove di Sacco” esclama, travolto dalla gioia di questa mia rivelazione “conosci la chiesa, quella grande piazza dove fanno il mercato? Io abito proprio là vicino” e mi porge la mano, me la stringe forte più volte, felice che io possa partecipare alla sua gioia. Poi si accomiata e ci dà nuovamente la mano, stringendola con l’energia di un adulto e si allontana sulla spiaggia bianca sventolando un fazzolettone colorato e dicendoci: “Forse ritorno e vi saluto prima di partire”.
Mohamed non è ritornato. Forse ora è alla stazione ed aspetta il treno per Piove di Sacco con la sua espressione radiosa di ragazzo felice!
Rifletto. la cronaca italiana riporta ogni giorno tristi storie di adolescenti e giovani insoddisfatti, infelici e depressi alla ricerca di qualcosa che non trovano né in famiglia, né nella società opulenta dove vivono . Le playstations tanto agognate, i telefonini elaborati, i motorini all’avanguardia, internet a “palla” tutto il giorno né le droghe ingannatrici riescono a dare delle risposte adeguate.
Mi chiedo: perché Mohamed è così felice, radioso ed appagato nonostante le difficoltà, lontano dagli affetti familiari e dalla sua terra d’origine, affaticato dal suo quotidiano percorrere la bianca spiaggia del lido di Enea? E perché i nostri giovani, i nostri figli, i nostri nipoti sono così insoddisfatti, infelici e drammaticamente depressi alla ricerca di quella felicità e gioia interiore che Mohamed ha così manifesti nel suo bellissimo viso di ragazzo marocchino pellegrino nel mondo?
Auguri Mohamed, auguri da tutti noi per il tuo futuro e …grazie per la luce di speranza che hai acceso nei nostri cuori.
Preghiera
di Giulia Maria Giardini
Ti osservo mio Signore,
te ne stai lì attaccato alla tua Croce
con quel viso senza pieghe di dolore
nonostante i chiodi e le spine
e splendi.
C’è in me la sicurezza della tua presenza,
del tuo amore incondizionato
e ti scrivo
e ti parlo
e ti prego…
Ascolta la mia preghiera tu
che ti confondi fra quei fratelli
che vivono nei cartoni
scaldali con la tua Luce.
Vai fra i bambini soli e sfruttati
e cancella tutti gli incubi di una vita
non scelta, abbracciali
e falli sentire al sicuro fra le tue braccia,
sempre aperte ai tuoi figli.
Asciuga le lacrime delle donne,
non fortunate come me,
consola i loro cuori
e dai loro la forza di seminare nuovi fiori
senza più spine di violenze.
Fai splendere la tua Parola
che con pioggia, ristoratrice,
scenda a purificare il mondo
e rigeneri le nostre anime
di poveri peccatori.
Quando arriverà il mio momento
ti prego
prendimi per mano
e guidami verso l’eternità
dove tutti ci ritroveremo
in pieno Amore e Serenità.
Estate
di Edoardo Abballe
Non voglio il ghiaccio,
non voglio il sudore,
voglio il fresco,
voglio il calore.
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