Sull’isola ecologica ed il compostaggio a Cesano
Alla riunione con la cittadinanza che si è tenuta ieri, martedì 4 Luglio 2017, hanno partecipato molti “addetti ai lavori”, tra politici del PD e di CPI (nessuno del centro-destra), membri di associazioni e comitati di quartiere di Osteria Nuova e più persone al seguito dei relatori; pochi però i residenti tra il pubblico, quasi assenti quelli di Cesano. Complici forse lo scarso preavviso (ventiquattro ore), l’orario (le 3 pomeridiane), il caldo (oltre i 30°C), la giornata lavorativa, sono mancati la maggior parte di coloro che giorni fa hanno espresso il loro disappunto nei social.
Al tavolo dei relatori nell’aula magna della scuola del comprensorio Enzo Biagi, nella vicina Osteria Nuova, come previsto hanno preso posto il Presidente e l’Assessore all’Ambiente del Municipio XV, il Direttore Generale dell’AMA e Pinuccia Montanari, a capo dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma.
In sostanza ci è stato detto che l’area, già assegnata agli autodemolitori, con tutto ciò che simili strutture avrebbe comportato di negativo per l’ambiente (un’idea dal Comune di Roma rifiutata in toto dal Municipio XV), ospiterà la tanto auspicata isola ecologica, della quale tanto bisogno c’è nel nostro territorio dove la raccolta porta a porta è una realtà, seppure a volte un po’ zoppicante. Questo centro prevede anche un parcheggio di mezzi AMA, che poi servirà la zona, chiaramente a vantaggio della maggiore puntualità del servizio. Inoltre, sarebbe previsto il conferimento di sfalci e potature.
È proprio da quest’ultima raccolta, che è stata proposta ad AMA quale luogo più adatto dove posizione uno dei primi tre centri di compostaggio di Roma che dovrà servire tre municipi – il III, il XIV e certamente il nostro XV – con un limite annuo che non dovrebbe superare le 50.000 tonnellate di materiale organico che viene trasformato in humus, con l’azione aerobica che molti di noi già conoscono perché nelle loro case con giardino viene fatto da anni, con le compostiere consegnate proprio dall’AMA. Il centro comporterebbe un viavai di mezzi da 8 t con circa 20 passaggi quotidiani, fino ad un massimo di 30: ma i calcoli vanno verificati.
Abbiamo appreso, dalle dichiarazioni del Presidente Simonelli, che sono stati tenuti in considerazione anche i punti che noi abbiamo raccolto tra i residenti di Cesano e che sul tavolo dell’Ing. Bina sono arrivati. Infatti, 1. il contratto ne dovrà tenere conto delle garanzie richieste dalla comunità: al riguardo Simonelli è stato piuttosto chiaro, confermando l’impegno in tale senso. Che (2.), seppure il tipo di impianto non può né danneggiare la falda acquifera, né i reperti storici, né gli acquedotti ivi presenti, il parere favorevole di geologi e archeologi ci dovrà essere. Che (3.), del passaggio di mezzi pesanti, se ne terrà conto per la manutenzione. Degli altri punti rimane da fare un ulteriore approfondimento, anche perché alcuni sono stati ribaditi anche dai residenti di Osteria Nuova, come il punto 4. (polizia h24). Riguardo la viabilità locale (5.), si è insistito sul fatto che non verranno attraversati centri abitati, il che, giustamente, non ha convinto la platea, non comprendendo come ciò potrebbe avvenire in assoluto. Ma anche questo è da studiare opportunamente. Un accenno è stato fatto ai punti 6., 7. e 8., sulla pap, le utenze e le informazioni: argomenti da sviluppare. Dalle parole del Direttore Generale Bina si evince che (9.) una trattativa per spostare sul territorio parte del risparmio che avrà AMA, circa 2 milioni di Euro, sarebbe fattibile. Mentre il punto 10. relativo all’occupazione è tenuto in considerazione, perché sicuramente nuove assunzioni saranno necessarie.
È previsto un successivo incontro con la popolazione.
Invece oggi, durante il consiglio straordinario del Municipio XV, con all’ordine del giorno “Problema della realizzazione di un impianto di compostaggio dei rifiuti nei quartieri di Cesano e Osteria Nuova.“, le opposizioni hanno presentato al voto un documento sul quale 12 consiglieri del M5s, facendo quadrato intorno all’Assessore Annunziata, hanno espresso voto contrario. In sostanza le opposizioni hanno contestato i modi contrastanti di presentare la scelta tra il Direttore Generale dell’AMA, Stefano Bina, e l’Assessore all’Ambiente di Roma Municipio XV. Ma il punto focale della discussione odierna rimane, a parte gli atti formali che tra AMA e XV Municipio ci dovrebbero essere stati – richiesti dal consigliere PD Torquati – dei quali non si è avuta notizia e l’assenza di previa discussione in commissione ambiente, si contesta il fatto che il consiglio ha votato all’unanimità, prima nel 2015, poi nel 2017 la creazione, nell’area individuata, di un’isola ecologica, che diverso è da un impianto di compostaggio che deve servire una popolazione stimata in quasi il 20% dei romani. Le opposizioni, contrarie per motivi diversi all’impianto di compostaggio, hanno minacciato il ricorso al TAR del Lazio, considerate le similitudini con un contenzioso che ha visto come attore il Comune di Ladispoli. Sollevano dubbi sulla viabilità, sull’impatto in area agricola, ma il tutto perché non risulta presentata la scheda tecnica dell’impianto, lasciando alle dichiarazioni le valutazioni del caso.
Nell’attesa della prossima riunione per conoscere ulteriori dettagli. Per adesso c’è una dichiarazione del Presidente Simonelli: “ci vorranno quasi tre anni…”.
red. 05.07.2017
agg. 03.06.2019 (verbali del consiglio del XV)
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