Cesano di Roma

Sul compostaggio: martedì 23, incontro partecipativo

Sul compostaggio: martedì 23, incontro partecipativo

Sul compostaggio: martedì 23, incontro partecipativo
ottobre 15
18:47 2018

In un momento difficile, sfavorevole, con assemblee dei dipendenti AMA che riducono il personale a disposizione per creare le squadre di raccolta e rifiuti dappertutto, con effetti devastanti, non solo per la stessa AMA – è anche previsto uno sciopero il 22 c.m. – ma anche per il Campidoglio e di conseguenza per il nostro XV Municipio, è un rebus convocare un incontro per presentare il percorso partecipativo e i suoi obiettivi sul progetto per l’impianto di compostaggio di Cesano; l’organizzatore, Ascolto Attivo, dovrà veramente avere i nervi saldi perché è immaginabile supporre che, in tale incontro, la contestazione verrà servita anche prima di iniziare.

Martedì, 23 Ottobre 2018 con inizio alle ore 18.30 e fine prevista alle ore 21.00, presso la parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, di Osteria Nuova, in Via Lamon 14 avrà luogo tale presentazione alla quale possono partecipare tutti i cittadini interessati.

Il Comune di Roma, dopo una prima fase di approcci con la cittadinanza non proprio ben preparati, ha scelto una strada diversa, professionale, per ascoltare e valutare lo stato d’animo dei cittadini davanti a un tale progetto.

Le voci più numerose e cospicue sbandierano il loro no-a-prescindere: alcuni per il famoso NIMBY, altri per opportunità politica, altri perché temono che gli immobili perdano valore, altri perché sono convinti delle problematiche che già nel presente, ma soprattutto nel futuro un impianto del genere potrebbe provocare in zona, memori di esperienze pregresse dove si sa come parte il progetto ma non si sa dove arriva e da ciò ci si affida a vincoli paesaggistici, archeologici e geologici per ostacolarlo se non bloccarlo proprio. 

In verità, esiste anche una serie di persone, liete di seguire questa fase, che vorrebbero capire meglio cosa può portare di buono un impianto di compostaggio in una zona dove, tra le altre cose, la viabilità è piuttosto critica. Infatti, il progetto dovrebbe considerare in primis i lavori di adeguamento della rete stradale e relative misure per evitare che la zona diventi l’ennesimo imbuto – quel bumper-to-bumper di lontana memoria newyorkese quando la radio annunciava gli ingorghi – e altri punti che abbiamo elencato sin dal primo momento.

Ma rimane sempre la maggior parte della popolazione che non si è espressa, d’altra parte è solo il referendum lo strumento per far partecipare un numero importante di residenti. Fosse questo nuovo percorso una specie di alternativa a tale istituto?

Il nuovo incontro servirà a capire? Speriamo di sì: rimane chiaro che il Comune ha scelto la via del dialogo o, perlomeno, del sondaggio preventivo. Martedì 23 ne sapremo di più.

red. 15.10.2018

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