Perché Cesano si chiama così?
Ci sono diverse ipotesi sull’origine del nome di Cesano, Fabrizio Vistoli ci racconta il suo punto di vista.
Vi è molta incertezza sulle origini del nome di Cesano, centro abitato nella Provincia e nel Comune di Roma in forza del Regio Decreto del 27 dicembre 1923, n. 3247, che ne ha di fatto sancito la separazione dal territorio comunale di Campagnano, cui precendentemente apparteneva.
Il più grande storico della Campagna Romana, Giuseppe Tomassetti (Roma, 1848-ivi, 1911), ritiene che il toponimo derivi da un fundus Caesianus, vale a dire da alcune proprietà dell’antica famiglia romana dei Caesii esistenti in zona e nel limitrofo territorio di Veio, od in alternativa che esso sia corruzione del termine latino Caesarianum, indicante un possedimento imperiale con annesso complesso edilizio rurale di cui si favoleggia l’esistenza alle falde settentrionali del Borgo antico.
A convalidare quest’ultima tradizione sarebbero almeno due elementi: la testimonianza di una bolla pontificia del X secolo che ricorda come il Castrum C(a)esani fosse compreso all’interno della massa Cesarea, una delle più estese proprietà fondiarie ecclesiastiche della Tuscia, che nell’alto Medioevo si estendeva tra i laghi di Baccano, Martignano e Stracciacappe presso la via Cassia; ed il fatto che nel periodo dell’autonomia comunale (XVII secolo), i cesanesi vollero come stemma cittadino, ereditato poi dall’Università Agraria locale, l’effigie di “Cesare Augusto” evidentemente perché lo ritenevano il più adatto, per lunga tradizione, a rappresentarli.
Alternativa a quelle appena esposte è invece l’ipotesi che il nome Cesano vada riconnesso alla parola latina caesa, traducibile con l’italiano “colpo, taglio” ed indubbiamente derivata dal verbo caedere che vale “tagliare, abbattere”: in tal caso il toponimo (o nome identificativo di luogo) di cui ci occupiamo rimanderebbe alle cosiddette cése, termine che in altre zone d’Italia ed in particolare sul versante occidentale dei Monti Cimini, nella vicina provincia di Viterbo, identifica «superfici coltivate o sottoposte a periodico taglio del bosco» e «terreni lasciati a cespugli che dopo pochi anni si tagliano e abbruciano per seminare sulle ceneri». Non è forse superfluo, a questo proposito, ricordare come attorno a Cesano si estendano ampie zona boschive, come quella presso cui scorre il torrente del Rigo che dà il nome all’omonimo Parco naturalistico.
© Fabrizio Vistoli 2007
[Da Il Socrate anno I numero 1, pag. 5 Lo Sai perché… ]
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