Ogni tratta è di 2,240 km contro 1,034…
È il 6 Agosto quando un cittadino segnala per le vie brevi sui social che in Via della Stazione di Cesano, nel punto chiamato “Ponte Storto”, c’è stato un leggero smottamento dal costone di destra verso il cimitero. Per un paio di settimane nessuna reazione, ci si circola in automobile senza difficoltà: i sassi, alcuni piuttosto grossi, invadono appena la carreggiata. La strada è larga e guidando piano e prendendo larga la curva si evitano sorprese. Tutti lo sanno. È il 19 Agosto quando invece qualcuno la prende stretta, talmente stretta da salire sui sassi e spostarli più in mezzo. Da lì alla chiusura della strada è un attimo. È la fine della settimana e la via di uscita dall’antico Borgo di Cesano rimane chiusa e così per 10 giorni.
Siamo al 29 Agosto quando si fa il sopralluogo che dà il via ai lavori il giorno dopo. Lavori molto invasivi che impediscono anche il passaggio pedonale in sicurezza. Ma dopo i primi quattro giorni, il sabato e la domenica non si lavora, pur essendo un percorso importante per chi dal Borgo si reca a Scalo, poiché da 1 km e 34 m che è quanto separa la stazione dei Carabinieri al cimitero, lungo Via della Stazione di Cesano, si è costretti a percorrere 2 km e 240 m (Via G. Miotto, Vicolo Cesanense e Via Monte di Sant’Andrea).
Da venerdì 9 Settembre i lavori sono finiti. Ma…
Sabato 10 Settembre leggiamo in un comunicato sui social del Presidente del Municipio Roma XV, Daniele Torquati:
Oggi, a seguito del sopralluogo di verifica, il geologo ha approvato l’intervento e per estrema sicurezza ha disposto un’ulteriore prescrizione e il posizionamento dei new jersey. L’Ufficio Tecnico ha già ordinato le barriere che arriveranno nel cantiere all’inizio della settimana prossima, consentendo così, dopo l’installazione, la riapertura al traffico.
Noi invece, 25 giorni dopo con la strada chiusa, proponiamo una soluzione alternativa, immediata:
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si stabilisca un limite di velocità di 30 km/h;
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si posizionino uno o più cartelli per segnalare il pericolo frana (ne sono piene le strade di montagna anche in assenza di jersey);
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si metta una rete arancione e/o delle transenne per riservare ai massi che potessero venire giù una parte della carreggiata (in quel punto molto larga);
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si dipingano per terra le strisce che indicano l’obbligo di rallentare prima del punto che il geologo ha trovato più critico;
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si riapra subito la strada!
Vogliamo far presente che Via della Fontana Secca è chiusa per lavori (non in corso attualmente) tra Via dell’Isola e Via del Ponte degli Incastri; che Via Riserva di Sant’Antonio è percorribile a senso unico alternato per i lavori in corso; che Via della Fontana Morta è anch’essa percorribile a senso unico alternato per altri lavori.
red.13.09.2022
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