Marco Marzo espone a Nemi
Il tatuaggio ornamentale di Marco Manzo diviene opera pubblica, nel segno delle tradizioni e delle leggende di Nemi
Inaugurazione della installazione scultorea dell’artista il giorno di San Valentino.
Il 14 Febbraio 2020, Festa degli Innamorati, la Città di Nemi si è arricchita di una suggestiva opera pubblica realizzata dall’artista romano Marco Manzo, uno dei migliori e più famosi tatuatori italiani al Mondo, che lavora nel XV Municipio.
A Manzo, che è anche designer e scultore di fama internazionale, con all’attivo mostre in prestigiosi contesti quali il Vittoriano di Roma e la Biennale d’Arte di Venezia e con opere esposte a vario titolo in alcuni dei Musei più importanti come il Moma e la Gagosian Gallery di di New York ed il MACRO e il Maxxi di Roma, è stata commissionata dal Comune un’opera volta ad omaggiare il territorio nemorense con una scultura che racchiude in sé, oltre al tatuaggio ornamentale di cui l’artista e precursore, elementi distintivi delle tradizioni e dei prodotti del territorio.
Celebre per essere riuscito nel tempo a portare il tatuaggio ad essere riconosciuto tra gli autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea, l’artista ha pensato per il Comune di Nemi ad una installazione scultorea in bronzo, collocata nel centro storico in un angolo panoramico che affaccia sul lago “specchio di Diana”, che ha intitolato «La mano dei desideri» e che affonda le sue radici nell’antica leggenda: il mito delle lacrime di Venere che unite al sangue di Adone ucciso da Marte hanno generato piccoli rossi cuori carnosi, diffondendo così la fragola simbolo del territorio, che viene rappresentato dall’artista col frutto poggiato su di una mano: la fragola, che rappresenta anche il cuore, è trafitta da una freccia, simbolo di Diana dea dei boschi circostanti e della caccia, ma anche testimone di amore: su di una seconda mano prospiciente, tatuata con lo stile ornamentale eseguito da Manzo con la Cheyenne pen gold, i visitatori potranno poggiare il loro viso in un benaugurante scatto fotografico che costituisca un ricordo di amore e del territorio di Nemi allo stesso tempo.
La nuova leggenda vuole che, chi appoggerà il volto sulla mano ornamentale, potrà esprimere un desiderio, collocando Nemi tra le simboliche città dell’amore.
Il tatuaggio, lontano ormai da superati cliché, socialmente e culturalmente elevato ad arte a tutti gli effetti, giunge finalmente anche ad adornare un’opera pubblica, segnando una nuova tappa nella storia dell’arte, come recentemente confermato anche al Senato della Repubblica Italiana dai “Nuovi autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI secolo” a cura dello stesso Manzo.
L’artista si è in tal senso battuto nel tempo per elevare questa antichissima forma d’arte, giungendo a condurla nei Musei d’Arte contemporanea, nelle loro collezioni e nelle grandi mostre, portandola ad un credibilità istituzionale pari alle arti cosiddette maggiori.
L’inaugurazione dell’opera di Marco Manzo è avvenuta alla presenza del Sindaco Alberto Bertucci, delle istituzioni cittadine e dello stesso artista: l’opera si inserisce così a pieno titolo nel percorso delle cose da vedere per i numerosi turisti che ogni anno visitano Nemi.
Marco Manzo è senza dubbio un’eccellenza artistica della zona nord di Roma. Il suo studio, il Tribal Tattoo sulla Via Cassia, considerato uno dei migliori laboratori per tatuaggi e piercing della capitale è aperto da circa 30 anni e garantisce da sempre la massima igiene e sicurezza, utilizzando materiali di altissima qualità ed è equiparabile ad una sala operatoria con una intera area di sterilizzazione.
Manzo Ama eseguire tatuaggi e piercing di ogni genere nel suo Studio, in cui è affiancato da Diego Censori, tatuatore poliedrico e ritrattista molto richiesto da chi ama anche i tatuaggi realistici.
Manzo è anche docente nei corsi professionali di tatuaggio e piercing sin dalla loro istituzione.
red. 14.02.2020
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