Il risveglio di Cesano
La mostra documentaria Obiettivo su Cesano, come il successo avuto dal Presepe Vivente di Cesano, ha dimostrato che la collaborazione per raggiungere uno scopo comune, può dare risultati anche inaspettati.
Tra le centinaia di visitatori che hanno dedicato un po’ del loro tempo a Obiettivo su Cesano nei giorni 4, 5 e 6 Gennaio, pochi giovani, alcuni bambini e tante persone che probabilmente non avevano mai avuto modo di vedere l’interno della chiesa di San Nicola, mentre altre non conoscevano il Borgo, ghiotta opportunità per visitarlo in particolare quando la mostra è coincisa con la seconda edizione del presepe vivente che, senza dubbio, ha dato al Borgo una vivacità che sarebbe bello vedere più spesso.
In tale occasione non poteva mancare la presenza della Prof.ssa Luisa Gorlani, la prima a scrivere un libro interamente dedicato a Cesano quando, insegnando alla Scuola Media Perriello, nell’anno scolastico 1988/89, si rese conto che non solo gli studenti ma spesso molti dei residenti adulti non erano a conoscenza di tante notizie storiche di Cesano. Così, coinvolgendo i suoi alunni e rispettive famiglie, diede vita al libro “Il Borgo Storico di Cesano alle Porte di Roma”.
La Prof.ssa Gorlani, è venuta a visitare la mostra il giorno del Presepe Vivente, quando la luna era piena. Colpita dal risveglio dell’antico Borgo, ha scritto un breve pensiero che riproduciamo in seguito, conseguenza di quanto otto anni fa ha affermato con queste parole, riferendosi al “frammento del Sarcofago Romano ritrovato tra i resti della chiesa di S. Andrea, sulle pendici del monte di S. Andrea, ora conservato al Museo Nazionale Romano” che “è, secondo la Prof.ssa Gorlani, l’emblema del Borgo, della sua genesi e del suo destino. Esso raffigura, partendo da destra, Endimione, bellissimo pastore e cacciatore, che rappresenta appunto il Borgo, sdraiato in riposo ai piedi di una roccia, assorbito in uno stato crepuscolare, sognante, che gli conferisce eterna giovinezza; Hypnos, il dio del sonno, coi papaveri e il corno in mano, da qui versa il sonno su Endimione, apporta al Borgo il dolce riposo, che fa dimenticare i dolori e le fatiche e lo induce ai tempi lenti, che lo salvano dalla frenesia metropolitana; Selene, che scende da una biga, per ammirare il pastore dormiente, illumina ogni notte il Borgo, con la sua argentea luce lunare e se ne innamora, come potrebbe innamorarsene il visitatore, mosso e illuminato da interesse e curiosità culturale; la figura distesa di Tellus, la madre Terra, che regge la cornucopia, è la divinità che dà vita al Borgo, facendo scaturire dal suo grembo i campi, le messi, le vigne; la giovane alata Aurora, la dea del mattino dalle rosee dita, trattiene per le briglie i cavalli scalpitanti del carro della luce, giunti insieme a lei ad annunziare il giorno, quasi a voler destare dal suo sonno il Borgo. All’estremità sinistra un vecchio pastore e altri fanciulli pastori, con gregge di pecore e capre tra gli alberi, confermano la pratica della pastorizia, il contatto con la terra, con gli animali, l’impronta agreste, bucolica di Cesano fin dall’antichità e il suo destino di salvezza nella Natura. All’estremità destra invece c’è un satiro che suona la siringa, quasi a simboleggiare l’attitudine antica del Borgo per la Musica e le due ninfe delle sorgenti, con un vaso da cui sgorga l’acqua, l’elemento purificatore e vivificatore, che, insieme alla Natura, salverà il Borgo dalla morte: la Cultura.”.
Proprio questo è il punto: la Cultura, della quale ne sono emanazione recente il libro Terra di Cesano (Aini, Lauria e Vistoli 2015), il Presepe Vivente e la rinnovata festa del Ss. Crocifisso del 14 Settembre.
red. 08.01.2015
L’ARCANO A CESANO
In una notte di luna piena dei primi di Gennaio 2015, ho visto compiersi una magia nel centro antico di Cesano alle porte di Roma.
Qui, anni fa, dopo lunghe peregrinazioni da un capo all’altro dell’Italia, avevo insegnato; qui, affascinata dal passato inciso nelle sue pietre, avevo scritto il primo libro sul suo Borgo storico; e qui ora ritornavo per assistere al suo Presepe vivente e per visitare la sua Mostra documentaria, allestita nella Chiesa-gioiello di S.Nicola da un gruppo di giovani Archeologi e Amministratori locali.
E in quel fermento di vita, tra i sorrisi felici di quegli appassionati studiosi e dell’ideatore dell’evento natalizio, tra l’umile e partecipe operosità degli abitanti del luogo, abbigliati da pastori, artigiani, musici d’ogni tipo, tra l’accendersi di cantine e cuniculi etruschi alla luce di fiaccole, ceri e bracieri, ho visto balenare il risveglio di un Borgo addormentato, che da anni io avevo auspicato e preconizzato. Nell’analisi, infatti, del rilievo del mito di Endimione, rappresentato in un sarcofago rinvenuto nella scomparsa Chiesa dei Monti di S.Andrea, avevo colto la raffigurazione simbolica del Borgo, illuminato nel suo sonno dalla Luna-Selene e destato dall’Aurora al suo destino di custode di Natura e Cultura.
E nella magia di quel risveglio ho intuito che il segreto per risolvere le crisi, in particolare quella attuale, sta nella MUSICA, modello paradigmatico di una vita migliore.
MUSICA, infatti, è l’acrostico di:
M = Mutuo Soccorso, capacità cioè di aiutarsi a vicenda, unendo le forze di tutti e collaborando in maniera generosa e solidale, in una sana divisione di compiti.
U = Umiltà nell’affrontare la vita con semplicità e devozione al divino, senza arroganza, né presunzione, evitando il superfluo e l’appariscente e puntando invece all’egssenziale e all’autentico.
S = Sacrificio dell’impegno e della fatica quotidiana che, nella rinuncia e nell’abnegazione, conduce a “fare qualcosa di sacro”, come dall’etimologia stessa della parola: “sacrum facere”.
I = Iniziativa, che spinge a ideare e a iniziare qualcosa di nuovo e di diverso, che, attraverso il cambiamento, metta in moto la macina del divenire storico.
C = Cultura, perché solo la ricerca, la competenza, la consapevolezza fa apprezzare il valore di ciò che conta e induce a difenderlo e a potenziarlo, permettendo all’Uomo di crescere e di evolvere.
A = Audacia, il coraggio, l’intraprendenza, la capacità operativa e organizzativa, che consente di risolvere i problemi, senza rimandare e senza arrendersi di fronte alle difficoltà, ma cercando soluzioni alternative e costruttive.
Nella musica, dunque, del suo suggestivo Presepe vivente, della sua secolare Festa del Crocefisso, delle sue iniziative socio-culturali e della legittima riappropriazione del suo Castello, sta la magia della rinascita di Cesano, a cui ho dedicato un Inno, che spero di sentir presto echeggiare per le sue contrade e che così inizia e finisce:
“Alle porte di Roma, nel tuo Borgo, Cesano,
pulsa e chiama un cuore antico e arcano”
[…]
“Ovunque è mistero e pace surreale.
Risorgi, incantato regno di bellezza astrale.”
Prof. Luisa Gorlani
Scrittrice, Psicologa, ex Docente di Lettere Classiche, premiata come “Insegnate d’Italia”.
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