Cesano di Roma

La prima ciclovia di Cesano

La prima ciclovia di Cesano

La prima ciclovia di Cesano
agosto 12
22:00 2020

Potrebbe non essere ancora completata, di certo non è stata inaugurata; è probabile che tale evento non avvenga ad Agosto, ma non molto più in là.

La ciclabile delle polemiche sui social ha tutta l’aria di essere stata completata. Si è partito da un monumento al Fante dal costo di 70.000 euro voluto dal centrodestra nel 2008, riciclato in una pista ciclabile, voluta dal centrosinistra nel 2014, che collega Via G. Palatucci angolo Via M. Dalmonte con la stazione di Cesano (be’, per il momento si ferma un po’ prima) e realizzata sotto la giunta pentastellata, Presidente del Municipio XV, Stefano Simonelli.

Sono 500 m di una pista fatta a regola d’arte, bella! Giudicate voi stessi dalle foto.

L’attraversamento di Via Marino Dalmonte

La rotatoria di Via Giovanni Palatucci

Da Via Palatucci si continua sulla carreggiata

La rotatoria di Cesano

Via Dalmonte

Via Palatucci

Il doppio cartello che indica la pista (quadrato) e l’obbligo di circolazione per le biciclette (rotondo)

Tra il parcheggio e Via della Stazione di Cesano

Direzione nord

Verso la fine, in fondo la stazione FL3 (non visibile)

Il punto di allaccio con Via della Stazione di Cesano

Dall’altro lato di Via della Stazione

Parte/finisce nel marciapede

Poco dopo c’è una piazzola

Verso nord

Scorre parallela a Via della Stazione

Scorre parallela a Via della Stazione

L’unico attraversamento che collega a un passaggio pedonale in Via della Stazione

La sua costruzione è stata accompagnata da polemiche per le lungaggini. Criticata da molti che avrebbero voluto l’impiego dei fondi in modo diverso. Vezzeggiata da chi ha sposato il progetto. E, comunque, è e rimane un bel lavoro, che probabilmente un giorno si unirà alla prevista pista tra la stazione e Osteria Nuova e magari Anguillara Sabazia e il lago Alsietino. Col passar del tempo, chissà!

Raccogliamo di seguito alcune dichiarazioni utili a capire meglio alcuni perché sì e perché no.

Daniele Torquati (PD):
[ndr: il costo è di] 70.000 euro lordi che si potevano spendere solo così perché era un bando regionale per le servitù militari per cui il Municipio aveva presentato un progetto di una statua di bronzo da mettere in piazza [ndr: Piazza Antonio Basso]. Abbiamo cambiato il progetto e recuperato i soldi.
Le piste ciclabili si fanno 500 metri alla volta, altrimenti si dovrebbe spendere un bilancio intero di un anno per fare una ciclabile. Con questo abbiamo acquisito anche dei punti per poter partecipare ad altri bandi sulla ciclabilità, altrimenti chi ha già ciclabili come in centro avrà sempre più ciclabili.

Stefano Cavini (PD):
Vi ricordate quel tratto di strada in che condizioni era? Solo rovi e sterpaglie. A chi si lamenta perché sono solo 500 m di pista ciclabile, ricordo che quel tratto rientra in un progetto di ampio respiro, votato in consiglio municipale anni fa: si inizia con un tratto per poi proseguire e collegarsi con altri itinerari ciclopedonali. Ripeto, era meglio una statua di bronzo da 70000 euro o la riqualificazione di quel tratto? Poi tutto è migliorabile e criticabile. Ogni volta che mi dicono che Cesano è solo un dormitorio di persone che non vivono il territorio, con orgoglio rispondo sempre che si sbagliano, e voglio continuare a pensare che sia così. Quando un’opera pubblica o un servizio viene realizzato, al di là delle appartenenze politiche, bisogna sempre essere positivi. Perché ne guadagna il territorio e migliora lo stile di vita delle persone che lo vivono quotidianamente. Perché polemizzare allora su tutto? È vero, ci sono ancora tanti problemi da risolvere: in primis la scuola (non è accettabile che la situazione a distanza di mesi sia ancora bloccata), l’ultimazione della strada del piano di zona B20 per alleggerire di molto il traffico pesante su Via di Baccanello, il recupero del Castello di Cesano Borgo (Opera Pia Don Morotti) e tanti altri, però vi prego, aiutiamoci ed impegniamoci un pò tutti ad esser attivi e propositivi per il territorio. Magari inizieremo anche ad amarlo di più.

Visto che ci siamo: quale miglior opportunità che questa pista ciclabile nuova di zecca per l’intitolazione di uno spazio pubblico al militare caduto in Somalia, Giulio Ruzzi, come richiesto da più persone e protocollato dai consiglieri municipali Agnese Rollo e Daniele Torquati (PD) insieme a Giuseppe Mocci (FI)?

Sul tenente Ruzzi scrive sui social Francesco Allori:
Il 6 febbraio 1994 moriva in Somalia Giulio Ruzzi, uno dei figli migliori di Cesano. Dopo quasi 30 anni il Comune di Roma non è riuscito a dedicargli neanche un vicolo. Sarebbe bello se i consiglieri municipali riuscissero a far intitolare a Giulio uno spazio pubblico qui a Cesano.

E Torquati:
Ieri [ndr: 05.08.2020], abbiamo protocollato la richiesta di intitolazione al Tenente Giulio Ruzzi. Ci tengo a precisare che il documento è stato firmato anche dal collega Giuseppe Mocci nonostante la sua firma non sia in calce solo per una questione di protocollazione elettronica. Spero verrà discussa e approvata a settembre appena le attività di Consiglio riprenderanno. Grazie a tutti e in particolare Francesco Allori per la proposta.

Oggetto: intitolazione di uno spazio pubblico al Tenente Giulio Ruzzi a firma di Agnese Rollo, Daniele Torquati e Giuseppe Mocci

red. 12.08.2020

 

 

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