Impianto di Compostaggio a Cesano: e ora?
Un incrocio sul cielo… il progetto AMA si incrocia con la cittadinanza, il tutto avviene sabato 12 Gennaio 2019.
Mentre alle 15.00 si è tenuta una assemblea informativa (come dichiara il Presidente del Comitato di Quartiere Insieme per Cesano, Paolo Pasqualini: «l’Assemblea era informativa, abbiamo informato la popolazione su tutte le attività svolte sin d’ora dai Comitati ed Associazioni contro il Centro di compostaggio a Cesano/Osteria Nuova/Anguillara» [clicca qui per la foto della sala]), dalle 11.00 è stata aperta al pubblico la mostra voluta da Ascolto Attivo quale ultimo passo del percorso partecipativo sull’impianto di compostaggio che AMA avrebbe intenzione di costruire a Cesano (e un altro a Casal Selce) (clicca qui per accedere al progetto).
Sicuramente una coincidenza non voluta, d’altronde chi avesse provato ad approfondire le informazioni ricevute a Cesano, si sarebbe potuto recare a fine assemblea presso l’Auxilium, per ascoltare altri cittadini che hanno deciso di far sentire la loro voce in modo diverso, lasciando traccia, ciò che il Comune chiama “linee guida”, che «saranno parte fondamentale della documentazione presentata alla Conferenza dei Servizi della Regione Lazio e dunque concretamente prese in considerazione in fase autorizzativa» (qui il testo completo).
L’Auxilium, ovvero la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione – una importante realtà tra i territori di Casal Selce, XIII Municipio, e Cesano, XV, dove si formano insegnanti in varie materie, compresa anche la psicologia, ma non solo [clicca qui per ulteriori dettagli] – ha reso disponibile in territorio “neutrale” (XIV) una sala – dove sono stati collocati una ventina di pannelli e postazioni – nella quale Ascolto Attivo, per conto di AMA SpA, ha presentato brevi informazioni sul compostaggio, su alcuni siti esistenti e controlli cittadini, sul programma della giunta Raggi per Roma evidenziandone i vantaggi, sul progetto elaborato a tavolino da Ambiente Italia per conto di AMA Spa (clicca qui per il .PDF), insieme a dettagliate annotazioni, suggerimenti, contrarietà e alternative formulate dalla cittadinanza e associazioni (come Nova Galeria [clicca qui il progetto]) e comitati dei territori; aggiungendo le note integrative dei due municipi di Roma Capitale (XIII e XV, gli unici ad avere delle aree ritenute idonee), la proposta del compostaggio da parte della Associazione Italiana di Compostaggio (clicca qui per visitare il sito) e i vantaggi, dal punto di vista degli organizzatori, del percorso partecipativo.
Nella galleria che si trova di seguito, volutamente, più incentrata su Cesano, c’è pure lo spazio dedicato alle ragioni del no del Comitato per il NO che, in data 23.10.2018 [nostro articolo] ha consegnato all’organizzazione per farla inserire tra la documentazione, salvo poi dichiarare di non accettare tale percorso e di non volerci partecipare, come d’altra parte è avvenuto (clicca qui per il documento). C’è anche la lettera con l’elenco di criticità e compensazioni che il Municipio Roma XV ha raccolto tra la popolazione durante le riunioni del 2017 (clicca qui per il documento).
Troviamo anche alcuni scatti del terreno individuato su Via della Stazione di Cesano, sull’antico acquedotto che ivi affiora dal terreno e anche altri scatti che corrispondono all’impianto di compostaggio di Maccarese, da 28.000 t, a volte criticato per i miasmi in zona, che secondo quanto ci è stato spiegato non dipendono dall’impianto in sé, ma dal percolato che può colare dei compattatori in particolari circostante di caldo, lungo il tragitto più lento e accidentato che i mezzi percorrono, che gli operatori puliscono quando si presenta il problema. Il sopralluogo è avvenuto in una giornata di fredda tramontana, d’inverno, in un momento nel quale l’impianto era in funzione e un tir veniva caricato: c’è da dire che in nessun momento abbiamo sentito odori sgradevoli all’esterno della struttura, neanche sottovento. Ci ha invece colpito che, arrivandoci, ai lati della strada ci sono delle tubature che servono a spargere il letame usato per fertilizzare gli adiacenti terreni, attualmente ricoperti in toto da teli di plastica, anche lacerati, che nascondono qualche produzione ortofrutticola che arriva sulle nostre tavole. Da rifletterci.
red. 13.01.2019
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