Il Borgo storico di Cesano alle Porte di Roma
Cesano di Roma – Documentario “Il Borgo storico di Cesano alle Porte di Roma” di Luisa Gorlani è in vendita in formato DVD a € 10 nel negozio Fotottica Cardei di Via Verdirosi, Cesano Scalo.
Il documentario tratto dall’omonimo libro è stato prodotto nei mesi di febbraio, marzo ed aprile 2007.
“Oltre che al canto di un gallo, al raglio di un asino, al nitrito di un puledro, al belato di un agnello, si desta ogni mattina il Centro Storico di Cesano…” inizia così il documentario della prof.ssa Luisa Gorlani che nell’anno scolastico 1988/89 ha insegnato nella “Scuola Media Statale Michele Perielio”.
La prof.ssa Gorlani nel 2001 ha pubblicato il libro “Il Borgo di Cesano alle porte di Roma”, “il primo, il più ampio studio sul luogo, pietra miliare da cui partire per la conoscenza e la presa di coscienza del valore del Borgo, premiato con la Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica, dalla preziosa monografia, la professoressa Gorlani ha avuto l’idea anche di trarre il presente documentario per sensibilizzare abitanti e istituzioni al recupero ed alla valorizzazione del Borgo”, come specificato nel documentario che è stato proiettato il 21 aprile, Natale di Roma, nella Chiesa di San Giovanni Battista (ancora chiusa per i lavori di restauro), nell’ambito della festa per il progetto Adotta un Monumento della Scuola Comunale dell’Infanzia “Leonardo Angelini”.
Il documentario continua per una cinquantina di minuti con cenni storici ed artistici dei principali luoghi e monumenti di Cesano come la Chiesa di San Nicola, il Monumento ai Caduti, la Casa Padronale, la Casa con protiro, l’Università Agraria, con il Casale di Via della Fontana Secca e il frantoio di Via Colle Febbraro.
Piazza Caraffa con la Casa Soldani, il Castello, le Case di Don Morotti e la Chiesa di San Giovanni Battista. In Borgo di Sotto: il cippo marmoreo di epoca romana e la ex Casa-Scuola (oggigiorno la Scuola Media Statale “Periello” (dedicata alla Medaglia d’Oro Michele Perriello) è in Borgo di Sopra).
Le case di Piazza Padella e Via Cortiliano, le vestigia probabilmente etrusche di Via della Fontana Morta, Il Castello della Merluzza, il Parco del Rigo, gli “arcacci”, ovvero gli Acquedotti Alsietino e Traiano-Paolo. In Via della Fontana Secca: la Casa-granaio e la Casa Gemella. Gli altri luoghi del Borgo.
Enumera alcune delle iniziative per la cura dello spirito e dell’arte, quali le attività di scultori del legno e della pietra, di pittori come Aurelio Sciplini, dei maestri della ceramica di TB Arte, della Scuola di Yoga Ratnachandra e così via.
Fa anche un breve accenno alla Confraternita del SS. Crocifisso e del S. Rosario ed al PIT, Punto Informativo Turistico gestito da Alberto Molinas che cercherà di dare maggiore visibilità al Borgo di Cesano.
Più avanti, dopo un veloce elenco di piatti della cucina locale, la prof.ssa Gorlani trasforma in poesia “il Frammento del Sarcofago Romano ritrovato tra i resti della chiesa di S. Andrea, sulle pendici del monte di S. Andrea, ora conservato al Museo Nazionale Romano, è, secondo la Prof. Gorlani, l’emblema della Borgo, della sua genesi e del suo destino.
Esso raffigura, partendo da destra, Endimione, bellissimo pastore e cacciatore, che rappresenta appunto il Borgo, sdraiato in riposo ai piedi di una roccia, assorbito in uno stato crepuscolare, sognante, che gli conferisce eterna giovinezza; Hypnos, il dio del sonno, coi papaveri e il corno in mano, da qui versa il sonno su Endimione, apporta al Borgo il dolce riposo, che fa dimenticare i dolori e le fatiche e lo induce ai tempi lenti, che lo salvano dalla frenesia metropolitana; Selene, che scende da una biga, per ammirare il pastore dormiente, illumina ogni notte il Borgo, con la sua argentea luce lunare e se ne innamora, come potrebbe innamorarsene il visitatore, mosso e illuminato da interesse e curiosità culturale; la figura distesa di Tellus, la madre Terra, che regge la cornucopia, è la divinità che dà vita al Borgo, facendo scaturire dal suo grembo i campi, le messi, le vigne; la giovane alata Aurora, la dea del mattino dalle rosee dita, trattiene per le briglie i cavalli scalpitanti del carro della luce, giunti insieme a lei ad annunziare il giorno, quasi a voler destare dal suo sonno il Borgo. All’estremità sinistra un vecchio pastore e altri fanciulli pastori, con gregge di pecore e capre tra gli alberi, confermano la pratica della pastorizia, il contatto con la terra, con gli animali, l’impronta agreste, bucolica di Cesano fin dall’antichità e il suo destino di salvezza nella Natura.
All’estremità destra invece c’è un satiro che suona la siringa, quasi a simboleggiare l’attitudine antica del Borgo per la Musica e le due ninfe delle sorgenti, con un vaso da cui sgorga l’acqua, l’elemento purificatore e vivificatore, che, insieme alla Natura, salverà il Borgo dalla morte: la Cultura.”
red. 27.06.2007
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