Funghi: prevenire è meglio che curare!
Leggendo i giornali e ascoltando radio e Tv, sempre più spesso, si sentono notizie riguardanti l’avvelenamento di persone provocato da funghi tossici.
In autunno, nei boschi, oltre alle castagne, è possibile trovare una gran quantità e varietà di funghi che, fin dai tempi antichi, sono stati trattati con attenzione a causa della pericolosità di alcuni tipi di essi. Basti pensare che quelli che comunemente sono chiamati “ovuli”, hanno come nome scientifico “Amanita Caesarea”, proprio perché erano l’unica varietà di fungo che gli imperatori romani mangiavano essendo sicuri di non esser avvelenati.
Sono almeno duemila anni, quindi, che l’uomo conosce le insidie rappresentate dai funghi, ma cosa sta accadendo negli ultimi tempi? Sempre più gente scambia erroneamente funghi tossici per quelli con cui preparare eccezionali paste asciutte. Il legislatore, dunque, ha ritenuto opportuno stabilire alcune regole fondamentali per tutelare la salute dei cittadini. La Legge Regionale n. 32/1998, a questo proposito, stabilisce che i cittadini che intendono raccogliere funghi epigei debbano disporre di un patentino rilasciato dalla Provincia di residenza solo dopo aver seguito un corso tenuto da un micologo, ovvero uno studioso dei funghi. Il “fungarolo della domenica”, dopo aver seguito il corso, che a Cesano è organizzato dall’Università Agraria nella sede del Borgo, imparerà a conoscere innanzitutto quanti funghi può portare nel suo cestino, dove, in quali giorni e in che modo potrà raccoglierli, di quale grandezza, ma soprattutto, oltre a capire le differenze tra funghi commestibili e tossici, capirà che le salate sanzioni previste per le diverse infrazioni sono volte a tutelare la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.
Al raccoglitore di funghi verrà spiegato che esiste, in tutte le ASL, un Ispettorato Micologico, che, gratuitamente, analizzerà il contenuto del vostro cestino di funghi per stabilire se questi possono esser tranquillamente consumati a tavola o se devono esser distrutti perché velenosi.
Tutti i cittadini, in caso di dubbi, non debbono esitare a rivolgersi all’Ispettorato Micologico di zona. I più vicini a Cesano si trovano a Bracciano (in Via Trento 18) e a Monte Mario (Piazza S. Maria della Pietà, 5 Pad. 15° lunedì e mercoledì ore 8,30/10,30 mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre).
Per approfondimenti riguardanti la normativa regionale, vi rimandiamo al link del PDF della Provincia di Roma. Nella norma ci sono articoli riguardanti: limiti di raccolta e autorizzazione; contributo annuale; modalità e divieti di raccolta, oltre alle limitazioni temporali; Ispettorati Micologici, vigilanza e sanzioni.
Fate il patentino e buon appetito.
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