Cesano: ecologia e compost
Compost ed ecologia, due vocaboli che prossimamente scandiremo quotidianamente a Cesano e Osteria Nuova.
Ecologia perché presto arriverà da noi un’isola ecologica, giusta conseguenza della raccolta differenziata porta a porta, attiva nel nostro territorio da oltre un anno. Finalmente non dovremo raggiungere l’Olgiata per conferire sfalci oppure materassi oppure divani, ma non solo.
Compost perché in poche ore i rifiuti organici verranno trasformati in terriccio per vasi, giardini, aiuole e così via. Un elaborato che l’AMA ha venduto un anno fa, in promozione, a € 5,00 a tonnellata. Un compostaggio industriale, diverso da quello domestico per il quale serve una compostiera ed un giardino di 25 mq a persona per ogni utenza, dando luogo ad uno sconto del 30% sulla quota variabile della tariffa.
Ma non è oro tutto quel che luccica…
Consci delle problematiche che una gestione allegra può arrecare alla popolazione residente, più di uno tra politici, oltre a molti cittadini, dimostra la propria preoccupazione, per non dire di essere sul piede di guerra. Alcuni dei commenti raccolti nei social network sono a dir poco terrorismo da tastiera, altri invece fanno trasparire la preoccupazione per il futuro di un territorio che in passato è stato al centro della questione emissioni nocive per le onde prodotte dalle antenne della vicina Radio Vaticana, ma anche per l’ENEA ed un certo stoccaggio preoccupante o per la stessa Scuola di Fanteria, una volta al centro dell’immagazzinamento di gas nervino.
Insomma, tutte questioni che al momento sono più o meno chiacchiere popolari, che hanno origine nella mancata trasparenza. Mai si è stati chiari coi residenti sugli effetti di antenne, scorie e gas su chi abita nei pressi, anche perché se ne parla, ma non si sa se in effetti, per le ultime due, è vero. Una questione di trasparenza, appunto ad oggi mancata.
Ecco perché dal M5s, al comando di Comune e Municipio, ci si aspetta e si pretende chiarezza e la si chiede ad alta voce. Così l’Assessore all’Ambiente del Municipio XV, Pasquale Annunziata, ha provato a rispondere ai commenti: “[…] non posso che essere disgustato per come si cerca di fomentare con notizie false ed allarmistiche la gente.” […] Annunciando che: “A Cesano non andrà nessuna discarica, né tanto meno un tritovagliatore. […] organizzeremo un incontro nei prossimi giorni con la cittadinanza.[…].
Ci contiamo! Anche perché sarà opportuno che ci vengano spiegate alcune cose su eventuali odori, venti predominanti, circolazione di mezzi pesanti, reperti archeologici, falde acquifere ecc.
A questo punto abbiamo deciso di sentire l’opinione di alcuni residenti per capire anche se c’è qualcuno favorevole o ad ogni modo sarebbe pronto ad accettare la decisione. Costoro chiedono però:
- Garanzie scritte, un vero impegno con la comunità, che mai venga superato il limite massimo di capacità di trattamento dell’impianto, anche in caso di emergenza a Roma.
- Di visualizzare i risultati delle ricerche e relativo parere favorevole di geologi e archeologi su come proteggere la falda acquifera, i reperti storici e gli acquedotti, se ivi presenti.
- Di prevedere il più veloce deterioramento delle strade, provvedendo regolarmente alla manutenzione ordinaria e straordinaria quando necessario.
- La presenza di una pattuglia della Polizia di Roma Capitale h24, anche al fine di controllare il passaggio dei mezzi pesanti nella zona.
- Di completare la bretella tra Via di Baccanello e Via della Stazione di Cesano, oltre alla via tra Anguillara Sabazia e Cesano di Roma e le rotatorie più volte proposte dai residenti (alla bretella in Via di Baccanello, all’incrocio di Via di Baccanello con Via della Stazione di Cesano).
- Garanzie sull’efficenza e la puntualità della raccolta porta a porta.
- Di attivare un controllo delle utenze, per esigere il pagamento della tassa, onde evitare sacchi abbandonati nelle strade.
- Di effettuare regolarmente campagne per insegnare a riciclare e conferire correttamente.
- Di valutare la possibilità di applicare degli sconti sulla TaRi ai residenti.
- Di creare posti di lavoro per i residenti nel nuovo centro AMA.
Per quanto riguarda l’isola ecologica sarebbe inutile se non fosse possibile conferire:
- abiti usati;
- imballaggi tessili e stoffe;
- apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- imballaggi di cartone di grandi dimensioni;
- farmaci scaduti;
- inerti dai privati (calcinacci, mattoni e rifiuti di lavorazione edilizia);
- ingombranti (materassi, poltrone, divani, mobili, scaffali, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie);
- legno (tavoli, ramaglie, pallet ecc.);
- metalli ingombranti (reti, caldaie, cavi elettrici, scaffalature ecc.);
- imballaggi e contenitori in plastica ingombranti;
- pneumatici;
- rifiuti urbani pericolosi (contenitori vuoti di vernice e solventi, oli esausti, batterie e pile, lampade a neon);
- olii vegetali e minerali;
- sfalci e potature;
- vetro in lastre;
- bottiglie e barattoli di grandi dimensioni in vetro, damigiane in vetro ecc.;
- elettrodomestici contenenti CFC (frigoriferi, condizionatori ecc.);
- lampade e lampadine esaurite;
- cartucce esaurite per toner e inchiostro stampanti.
Seguiamo con grandissimo interesse lo sviluppo della situazione e non vediamo l’ora di partecipare alla conferenza o tavola rotonda dove alla cittadinanza verrà presentato il progetto.
red. 28.06.2017
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