Comitato Pendolari FL3 Bracciano: “Chiediamo utilizzo bancomat”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano.
Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano, agli atti della Prefettura di Roma ed aderente all’Osservatorio Regionale sui Trasporti O.R.T., per la tutela dei diritti di cittadini consumatori e pendolari lungo la tratta FL3 Roma Cesano Viterbo, chiede a forze dell’ordine e Trenitalia di accertare la violazione del DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 90 entrato in vigore dal 25/06/2014 come “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.144 del 24-6-2014http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/6/24/14G00103/sg) riguardante la fattispecie in cui un cliente chiede di poter effettuare il pagamento di beni e servizi, per un importo superiore ai 30 Euro, tramite carta di debito e l’intestatario del P.O.S. si dovesse rifiutare di accettare il pagamento o peggio non fosse munito del P.O.S. (Point Of Sale – punto di vendita) divenuto obbligatorio, ma non per tutte le categorie.
Alla stazione di Bracciano (RM) pendolari inferociti per la impossibilità di pagare con bancomat o carta di credito l’abbonamento mensile MetroBus Lazio per 3 zone che costa 59,50 Euro.
Curiosamente il problema non è la mancanza di linea del POS ma la difficoltà di un’addetta alla biglietteria che dichiara di avre problemi ad usare il p.c. ed il POS, pretenderebbe di incassare solo pagamenti in contanti, e senza aver affisso alcun avviso di eventuali problemi tecnici.
È il 1 luglio 2014 e molti pendolari devono rinnovare l’abbonamento, per evitare multe e sanzioni a bordo treno, dove i Capotreno espletano anche il servizio di controlleria “anti evasione”.
Non è la prima volta che la bigliettaia si dichiara in difficoltà nell’espletamento di tutti i suoi compiti, legati alla erogazione di biglietti e tessere e, per credenza popolare, anche di informazioni sui problemi tecnici della linea.
In molti si chiedono se ella sia idonea a restare a contatto diretto con il pubblico, parlando di poca attitudine alla gestione dello stress che è naturale quando si ha a che fare con un pubblico eterogeneo che si pone e pone quesiti di pubblico interesse, immaginando che almeno il personale ferroviario possa conoscerne risposta.
Dopo l’entrata in vigore della legge che impone l’uso del POS per tutte le transazioni oltre i 30 Euro, è fuori legge fare le tessere mensili da 59.50 Euro pretendendo i contanti e con l’aggravante che il POS c’è ma non lo si sà usare.
Pendolari inferociti per l’ulteriore rifiuto della bigliettaia di emettere una dichiarazione giustificativa della mancata erogazione del titolo di viaggio, dovuta forze a problemi tecnici del SIPACS/PICO, e per la sgradevole sfrontatezza con cui la bigliettaia della stazione FS di Bracciano avrebbe risposto ai cittadini utenti del servizio ferroviario erogato da Trenitalia Lazio e pagato dalla Regione Lazio, cioè da tutti noi: “fate reclamo, a me che me ne frega !”.
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