Ciao, Leonardo!
Il Professore, architetto Leonardo Di Paola, nato a Roma il 25 Settembre 1940, è venuto a mancare agli affetti dei suoi cari, ma anche di tutti noi che abbiamo avuto l’onore di conoscerlo e la gioia di averlo tra gli amici, tra quelli più cari.
Onestamente non so da dove incominciare per esaltare un personaggio del genere: mi sento piccolo, molto piccolo davanti alla sua grandezza.
Potrei riassumere tutto in un coltello.
E sì, un coltello, particolare, portato da me dall’India nel 1982, comperato in un villaggio, un pezzo di artigianato vero, fatto a mano, lama compresa. Sono uno che ha difficoltà a disfarsene degli oggetti, per di più se sono stati con me per tanti anni, ma conoscendo la passione di Leonardo per i coltelli, avendo capito la sua bontà infinita, pur sapendo di non aver bisogno di ricevere regali, non ho resistito alla tentazione di fargli un tale omaggio, che ha veramente gradito. Quel giorno, grazie a Leonardo, ho capito quale piacere si sente nel condividere qualcosa di tuo con una persona che stimi, una persona perbene, ma io avevo fatto un piccolissimo gesto, un gesto nei confronti di una persona che invece ciò che era suo metteva a disposizione della comunità. Era il 15 Settembre 2013, esattamente cinque anni fa.
L’ultima sua elargizione è stata proprio alla vigilia della sua scomparsa: pur essendo già in ospedale quando gli è stata fatta la richiesta, ha ceduto l’utilizzo per la comunità della sua casa, la Casa Padronale di Cesano che fu dei Chigi, da lui acquistata dal Marchese Silj (che poi, come gira il Mondo, un Silj è stato il “mio” ambasciatore a Madrid, quando ero in III Liceo, e suo figlio mio compagno: una piccola peste che da solo fece più danni in Ambasciata di chiunque altro. Ma questa è un’altra storia!). Il 21 Luglio scorso ho ricevuto due suoi messaggi, il primo in copia per me, il secondo diretto:
[03:29, 21/7/2018] Prof. Arch. Leonardo Di Paola: Io certamente non ci sarò perché da dove sto io è improbabile che per quella data mi mollino. La mia casa, però, è sempre stata, è e sarà a disposizione del Borgo. Son sicuro che il caro amico Enrico Ceccarini, che mi legge in copia, sarà uno splendido padrone di casa per ogni incombenza. Per quanto ti riguarda, caro Alessandro, all’occorrenza sei sempre in prima linea e ti ringrazio per quello che fai per la nostra comunità. Chiudo ripetendo che vicino ai grandi uomini ci sono sempre delle grandi donne e una bella famiglia. Quando ti vedo come sempre correre prego il Signore pure per loro.
p.s.. una copia di questo messaggio la mando riservata, pure al nostro amico Alberto Molinas, che è sempre stato il nostro valido comunicatore.
[03:32, 21/7/2018] Prof. Arch. Leonardo Di Paola: Pioli mi chiede per la festa la disponibilità della mia casa gli ho risposto positivamente e vi chiedo la vostra collaborazione.
E proprio si direbbe che ha retto per non guastare la festa! Sarebbe stato il suo desiderio.
Non voglio dilungarmi con tanti altri dettagli utili a conoscere meglio Leonardo, perché di un vero personaggio si tratta: ricordiamo però di lui cosa ha fatto per Cesano negli ultimi anni.
Il Professore ha dato nuova vita alla Festa di Cesano, partecipando attivamente – in tutti i sensi – alla DV celebrazione del ritrovamento del Ss. Crocifisso (14 Settembre 1508) e negli anni successivi, fino al 2017 che si è tenuto più in disparte. Ha dato vita al Presepe Vivente nelle due particolari edizioni del Dicembre 2014 e Gennaio 2015. È stato l’ispiratore dei pannelli descrittivi della Cesano che fu, con la collaborazione di Stefania Aini, Massimo Lauria e Fabrizio Vistoli in primis, che hanno poi portato al volume da loro tre curato “Terra di Cesano – cultura, arte e devozione“. Ha promosso, rimanendo sempre presente, sebbene con la solita discrezione, la Pro Loco Massa Cesana, che deve la sua vita e rivalutazione solo ed esclusivamente a lui. Ha unito più persone per far crescere Cesano: la parola “coesa” era sempre nella sua bocca. “Comunità coesa e solidale“, diceva sempre. Purtroppo lascia un vuoto che non potrà essere mai più colmato.
E qui mi fermo, perché potrei scrivere pagine e pagine su di lui.
Ciao, mio caro amico, prima di partire scrivesti in un post: “L’ultimo volo è sempre il più bello…” ma io, che avevo capito, facendo il vago ti risposi: “Ultimo della giornata…” e tu, come al solito, sempre positivo: “C’è sempre un domani.“, il che descriveva esattamente cosa già avevi capito sarebbe successo di lì a poco. Era il 6 Maggio scorso.
Ti voglio bene!!!
Alberto Molinas
Cesano di Roma, 15 Settembre 2018
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