1985: Cesano ha notevole interesse pubblico
Testo del Decreto Istitutivo
Decreto ministeriale 22 maggio 1985.
Il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497 ed il regolamento approvato con Regio Decreto 3 giugno 1940, numero 1357; visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, art. 82; visto il Decreto Ministeriale 21 settembre 1984 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 265 del 26 settembre 1984; considerato che: la zona di Cesano con le zone limitrofe ricadente nel territorio comunale di Roma (delimitata nel modo seguente: partendo dal km 25,200 della strada statale n. 2 Cassia, si prosegue per 200 metri lineari in linea retta in direzione nord sino a raggiungere il cavalcavia del Casale della Merluzza; di qui si svolta a 90 gradi in direzione ovest e si percorre lo stradello che, passando ai piedi del monte della comunità, conduce idealmente all’antico Borgo di Cesano; si perimetra quest’ultimo, lasciando all’interno sulla destra l’abitato e andando a ricongiungersi sulla Via Cesanense, che si percorre totalmente in direzione nord-est fino a sboccare sulla Via Cassia al km 27,000, si prosegue per 500 metri lineari circa in direzione nord, nord-est fino ad incrociare il limite del confine del Comune di Roma, che si segue dapprima in direzione est e poi in direzione sud, fino a ricongiungersi nuovamente al punto di partenza) costituisce a norma dell’art. 1, numeri 3 e 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, un complesso immobile avente valore estetico tradizionale, nonché una bellezza panoramica in quanto zona collinare caratterizzata dalla presenza di corsi d’acqua e, in prossimità della Via Cesanense di coltivazioni miste; al centro abitato di Cesano, circondato da querceti, si addossa una vasta area di boschi misti molto folti con una orografia estremamente mossa, attraversata dalle ultime propaggini del Fosso di Cesano e con al suo interno il Monte Lungo; si notano inoltre alcune aree a seminativo e modestissime aree ad oliveti; ad est della Via Cassia, nella zona denominata “Il Bosco”, si rileva la presenza di pascoli e querceti con preminenza di essenze arboree quali cerro, farnia e leccio; considerato che la zona sopra delimitata è visibile da diversi punti di vista accessibili al pubblico, ubicati all’interno e perimetralmente, quali ad esempio la Via Cassia e la Via Cesanense; considerato che la zona è già solo parzialmente compresa nei territori sottoposti alle disposizioni della legge 29 giugno 1939, n. 1497, per effetto del decreto ministeriale 21 settembre 1984, punto 1); è pertanto necessario ed urgente l’assoggettamento al vincolo della legge 29 giugno 1939, n. 1497, art. 1 , numeri 3 e 4 del territorio sopraindicato non essendosi finora provveduto; considerato che la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Lazio con Nota n. 21843 del 13 dicembre 1984 ha riferito che la suddetta zona per la sua rilevanza di bellezza naturale e per la sua estensione potrebbe essere soggetta ad utilizzazioni che possono vanificare la finalità del vincolo di tutela; ritenuta la opportunità di garantire migliori condizioni di tutela che valgano ad impedire modificazioni dell’aspetto esteriore del territorio di Cesano con le zone limitrofe che comporterebbero, nella attuale situazione descritta dal precedente “considerato”, la irreparabile compromissione delle caratteristiche di pregio paesistico individuate; ritenuta l’opportunità che alla dichiarazione di bellezza naturale interessante il territorio di Cesano con le zone limitrofe possa più appropriatamente far seguito, a causa delle sue vaste dimensioni, l’emanazione di un’adeguata e definitiva disciplina di uso del territorio da dettarsi ai sensi dell’art. 5 della legge numero 1497/1939, mediante piano territoriale paesistico a cura della regione competente; ritenuta la necessità che le misure da adottare temporaneamente siano idonee a garantire in via cautelare la conservazione dello stato dei luoghi onde evitare la vanificazione delle finalità e degli effetti dell’adottando piano territoriale paesistico; sentito il comitato di settore per i beni ambientali e architettonici e conformemente al parere dal medesimo espresso; considerate singolarmente e nel loro insieme le sopraesposte ragioni ed anche in base al disposto del punto 2) del proprio decreto ministeriale 21 settembre 1984;
1) la zona di Cesano con le zone limitrofe, così come sopra delimitata ha notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, art. 1 , numeri 3 e 4 ed è quindi sottoposta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa. In tale territorio sono vietate, fino al 31 dicembre 1985, modificazioni dell’assetto del territorio, nonché opere edilizie e lavori, fatta eccezione per i lavori di restauro, risanamento conservativo, nonché per quelli che non modificano l’aspetto esteriore dei luoghi. Per le opere pubbliche restano ferme le disposizioni di cui alle circolari della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 1.1.2/3763/6 del 20 aprile 1982 e n. 3763/6 del 24 giugno 1982.
2) la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Lazio provvederà a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell’art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all’albo del Comune di Roma e che altra copia della gazzetta ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso il competente ufficio del comune interessato.
Roma, addì 22 maggio 1985
p. il Ministro: Galasso
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per i Beni Architettonici e Paesaggistici
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